La crostata con la piarsolada

Le pesche fanno sentire aria d’estate e con questa stagione così piovosa ne ho proprio bisogno. Non c’è nulla di più confortante di una buona fetta di torta: non ci sono creme, mousse o gelati che, almeno a me, danno la stessa sensazione. Così oggi, che è domenica, mi regalo una buona torta alle pesche.
Ho provato a rielaborare una ricetta di crostata all’olio, che dona quel sapore un po’ casereccio molto amato dalla mia famiglia.

CROSTATA ALL’OLIO RIPIENA DI “PIARSOLADA” ALLO ZENZERO

Per 8 persone || Tempi: 1 ora di preparazione e tempi di riposo e 30 minuti di cottura  || Facile

Ingredienti

PER L’IMPASTO:

  • 300 g di Farina di Ciona Tipo 2 + un po’ per la teglia
  • 100 g di zucchero di canna
  • 1 uovo
  • 50 ml d’olio extra vergine d’oliva + un po’ per la teglia
  • 80 ml di vino bianco
  • la buccia di un limone biologico
  • una bustina di lievito
  • sale (un bel pizzico: a me piace leggermente salata)

PER LA “PIARSOLADA” ALLO ZENZERO:

  • 3/4 pesche bianche, io ho usato la varietà Maria Bianca (biologiche, se le trovate)
  • 2/3 cucchiai di zucchero bianco, dipende da quanto sono dolci le pesche che comprate
  • 150 ml di vino bianco
  • una grattata generosa di zenzero fresco, circa 10 g

Iniziamo con la più semplice e classica delle ricette regionali: la “piarsolada” di pesche bianche, la più aromatica e profumata tra le pesche. Ho lavato bene 4 pesche e le ho affettate con la buccia; le ho lasciate marinare con il vino, lo zucchero bianco più neutro al palato e lo zenzero, che ho aggiunto alla ricetta originale. Non andando spesso al supermercato, quando trovo lo zenzero lo prendo e ne conservo dei pezzetti in freezer, rimangono perfetti e si possono grattuggiare ancora gelati.
Passata mezz’ora, ho cucinato le pesche con la marinatura a fuoco vivace per qualche minuto facendo assorbire un po’ il liquido. A questo punto ho lasciato raffreddare il ripieno.

Nel frattempo in una terrina ho mescolato la farina con lo zucchero di canna, il lievito e la scorza del limone. A parte ho emulsionato l’uovo, l’olio, il vino e il sale. Ho unito gli ingredienti e ho impastato velocemente fino ad ottenere una palla a consistenza omogenea. Ho lasciato riposare l’impasto per mezz’ora in frigo o in freezer se fa molto caldo.

Con i 2/3 dell’impasto ho ricavato un disco con il quale ho foderato una tortiera di 28 cm precedentemente oleata e infarinata, quindi ho farcito con le pesche e la marinatura ormai raffreddate. La pasta restante mi è servita per ricavare il secondo disco di copertura della crostata che ho sigillato con le dita.

Si cucina a 180° con forno preriscaldato per 30 minuti.

A pensarci bene credo che questa ricetta ci tornerà utile per riutilizzare le macedonie di pesche al limone o al vino rimaste dai festini estivi.

Pesca Maria Bianca allo zenzero