Orzo decorticato

L’orzo, un cereale antico
L’orzo ha una bella storia: è il più antico tra i cereali conosciuti e utilizzati dall’uomo. Gli Egizi lo usavano per preparare il pane azzimo e già 3.000 anni fa veniva impiegato per la produzione della birra. Fino al XV secolo era tra i cereali più diffusi per la panificazione. In Europa si utilizzava prima che si diffondesse il frumento e successivamente il granoturco, che, nel tempo hanno, preso il sopravvento a scapito dell’orzo.
Decorticato o perlato?
Ho scelto di fare una semplice decorticatura dell’orzo, perché questo processo permette di conservare quasi intatte le proprietà organolettiche del cereale e il livello dei valori nutrizionali, eliminando solo la parte più indigesta. Il risultato si differenzia dall’orzo perlato che viene raffinato, sbiancato e lucidato, perdendo gran parte delle proprietà nutritive che lo contraddistinguono.
Il cereale ideale per:
Orzotti, minestre, insalate, ripieni e crocchette.
Perché è importante mangiare orzo?
L’orzo ha molte proprietà benefiche e terapeutiche: ricco di proteine e di sali minerali; presenta un buon tenore di vitamina E antiossidante; ha spiccate proprietà anticolesterolemiche; agisce positivamente sull’attività cardiaca; ha un indice glicemico più basso di altri cereali; ha proprietà galattogene, adatte a stimolare il latte materno, e risulta essere molto digeribile.
Un cereale poco considerato
L’orzo, pur avendo una lunga tradizione, non è stato molto valorizzato sulle nostre tavole: come farina è stato soppiantato dal frumento e come granella dal riso. Oltre ad essere di facile preparazione, l’orzo dovrebbe essere rivalutato come cereale da alternare in una dieta equilibrata. Si presta a moltissime preparazioni, perlomeno quelle in cui si prevede l’uso del riso e ha spiccate capacità di mantenere la consistenza in cottura.
Non dici come si decoratica e neanche come si perla
Buonasera Ornella, la decorticazione è una procedura che effettua il mugnaio grazie ad una macchina predisposta ad eliminare la gluma aderente al chicco, la quale sia nell’orzo che nel farro non è commestibile. La perlatura invece, è una fase successiva alla decorticatura che consiste nell’eliminazione del sottile strato strato aleuronico del chicco ricco di sostanze nutritive, che io non effettuo sui miei cereali. In ogni caso questo secondo processo necessita a sua volta di attrezzature specifiche.