L’ORZO: primo passo concluso.

Era da un po’ che osservavo l’andamento delle spighe: effettivamente erano già piegate verso il basso e di un bel colore giallo, ma rispetto allo scorso anno era un mese in anticipo. Io, che non ho così tanta esperienza, ero incredula. Credevo di aver tempo ancora qualche settimana. Ci metto 3 ore a sgranare le spighe dell’orzo per prepare 1 kg di granella da portare come campione, per fare la prova dell’umidità del chicco; è così leggero che ci vuole un sacco pieno di spighe. Alla prova risulta pronto!

Organizzazione in quattroquattrotto: chiamo la mietitrebbia che mi promette di arrivare presto; corro da Manlio che per fortuna mi presta il carro libero quel giorno. Aspetto in ansia: è prevista grandine che può far crollare a terra un orzo così asciutto. Lo stesso pomeriggio la trebbiatura è fatta. Qualche ora dopo sarebbe arrivato il temporale insieme a una bella sensazione d’orgoglio per il mio tempismo.

IL FRUMENTO: ancora 15 giorni, ma ora non mi faccio più cogliere impreparata.